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II mio lavoro - Arte visiva
Soggetto, tecnica, poetica
II mio attuale lavoro artistico dal titolo "Trasformazioni in Viaggio" e costruito su un piano tecnico con Ia scelta di specifici soggetti e sul piano poetico col significato di messaggio comunicativo specifico per questa collezione. Ho deciso di lavorare su una galleria fotografica personale, foto fatte in Marocco, in Andalusia, in Salento, nelle campagne toscane, in show-room, negozi, con particolare attenzione a texture di tessuti e ceramiche di Vietri e Caltagirone.
Soggetto
Nei miei quadri ci sono soggetti ben chiari che ricorrono sempre perché sono la scelta di figurazione speciale che mi rappresenta come genere e persona, ovvero all'interno di scene-vedute, reali, creo atmosfere surreali, attingo dalla realtà per arrivare al surreale. II surreale e rappresentato da figure di donne che sembrano volare, volteggiare, altre sono donne sfingi, altre donne albero, figure apparentemente immaginarie. La donna, invece, sempre presente in tutti i quadri sono io, la mia anima, ma anche Ia mia percezione del mondo, ovvero il rapporto interno emotivo che quel luogo o oggetti o altro suscitano in me. II mio approccio al quadro si può sintetizzare in quattro momenti:
La ricerca dell'occhio che vede e fotografa, la ricerca della composizione fotografica, la creazione del quadro con il mio intervento pittorico, la trasposizione quindi dell'emozione-percezione, dell'esperienza vissuta in quel luogo.
Tecnica
Le foto vengono da me rielaborate con strumenti manuali e digitali, decidendo prima il progetto da cui partire e a così voglio arrivare, segue la ricerca di composizione, di effetti che volutamente scelgo sgranati, saturati e dissolti, scomposti, strappati, in quanto rappresentano solo l’emozione che ha catturato il mio sguardo, ma la parte pittorica successivamente prende it sopravvento. Una volta creata la composizione intervengo con matita acquarellabile, colori acrilici e pennarelli a vernice per ritocco, smalti per unghie, ma per la collezione di quadri "girati" in Marocco (uso un termine cinematografico volutamente perché mi sentivo dentro a delle scene di un film) ho acquistato i pigmenti naturali a Chechaouen (la citta azzurra) e sono intervenuta sulla tela con questi.
Questo aspetto tecnico e meccanico mi permette di creare uno stile personale attraverso il quale possa diventare facilmente riconoscibile che io ne sono l'autrice. Intervengo quindi con stesure diverse di colori, creo trasparenze, uso decori e trame legati anche ai luoghi con colori che richiamano contaminazioni etniche di diversa provenienza, creo una sorta di ricamo sulla tela, con l'obiettivo di integrare diverse tecniche per un risultato finale talvolta anche a effetto gestaltico.
La poetica
È mia intenzione fare entrare l'osservatore a curiosare nel quadro, percepirlo da lontano come un tutto armonico nella composizione per scoprirne miriadi di dettagli, senza stancarsi mai di creare e scoprire nuovi elementi. Il linguaggio che uso è prevalentemente di colori e forme, per arrivare a narrare la storia di un viaggio che qualche volta appare più lungo e difficoltoso, altre volte più chiaro e immediato. Il lavoro è anche di tipo gestaltico. "La mappa non è il territorio”.
L’ azione poetica serve a trasmettere il mio modo di vedere e fermare la realtà con degli scatti e il modo di viverla percepirla per trasformarla nel mio stile personale. I messaggi possono essere anche di tipo sociale, ma per la maggior parte sono di tipo esistenziale; tratto temi della vita, dall'amore alla follia, uso metafore e archetipi junghiani, ma anche gioco e voglio tramettere colore e vita. |
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